Ufficio Immigrazione
L’ufficio immigrazione offre vicinanza e supporto alle persone straniere presenti nel territorio. La Caritas diocesana di Arezzo-Cortona-Sansepolcro è membro del Consiglio Nazionale Immigrazione di Caritas Italiana e aderisce ai progetti della Chiesa italiana sui “Corridoi umanitari” e sulla campagna “Liberi di partire, liberi di restare”.
Da maggio 2014 la Caritas diocesana e l’Associazione Sichem – Crocevia dei Popoli ONLUS ospitano persone Richiedenti Protezione Internazionale preevalentemente in convenzione con la Prefettura di Arezzo. Le persone vengono accolte in CAS (Centri di Accoglienza Straordinaria) diffusi nel territorio al fine di favorire una maggiore autonomia e integrazione sociale. L’equipe di operatori qualificati segue gli aspetti legali, sanitari, psicologici, formativi e linguistici.
Servizi ufficio immigrazione
CENTRI DI ACCOGLIENZA STRAORDINARIA (CAS)
I Centri di Accoglienza Straordinaria (CAS) sono strutture che accolgono persone Richiedenti Protezione Internazionale nati al fine di sopperire alla mancanza di posti nelle strutture ordinarie di accoglienza o nei servizi predisposti dagli enti locali, in caso di arrivi consistenti e ravvicinati di richiedenti. Ad oggi, in realtà, costituiscono la modalità ordinaria di accoglienza.
Tali strutture sono individuate dalle prefetture, in convenzione con cooperative, associazioni e strutture alberghiere, secondo le procedure di affidamento dei contratti pubblici, sentito l’ente locale nel cui territorio la struttura è situata. La permanenza dovrebbe essere limitata al tempo strettamente necessario al trasferimento del richiedente nelle strutture seconda accoglienza.
L’Associazione Sichem ha attualmente messo a disposizione 5 strutture nel territorio diocesano che possono essere utilizzate per questo tipo di accoglienza.
CORRIDOI UMANITARI
I corridoi umanitari sono un programma sicuro e legale di trasferimento e integrazione in Italia rivolto a migranti in condizione di particolare vulnerabilità: donne sole con bambini, vittime del traffico di essere umani, anziani, persone con disabilità o con patologie, oppure persone segnalate da organizzazioni umanitarie quali l’Alto Commissariato dell’Onu per i Rifugiati (UNHCR).
In un’Europa tuttora incapace di dare una risposta significativa e corale alla tragedia del crescente numero di persone che muoiono nel tentativo di raggiungere la salvezza o sono esposte a gravi abusi e sfruttamenti, i corridoi umanitari sono una via sicura e legale per l’ingresso nel nostro Paese di persone richiedenti asilo.
Nell’ambito del protocollo la Chiesa Italiana si impegna nella realizzazione del progetto di accoglienza facendosene interamente carico senza quindi alcun onere per lo Stato italiano. Con il coordinamento della Caritas Italiana e attraverso le Caritas diocesane, si cercha di fornire l’adeguato processo di integrazione ed inclusione sociale di queste persone.
CORSO DI LINGUA ITALIANA
L’Associazione Sichem, grazie alla collaborazione con gli studenti tirocinanti del Dipartimento di Scienze della Formazione, Scienze Umane e della Comunicazione Interculturale dell’Università degli studi di Siena, prevede la realizzazione di un corso di lingua italiana per stranieri.
Resp. area: Andrea Dalla Verde
Referente: Luca Piervenanzi
Lun – Ven: 08.00-13.00
Lun – Gio: 14.30-17.30
l.piervenanzi@caritas.arezzo.it
NEWS
GIORNATA MONDIALE DEL MIGRANTE E DEL RIFUGIATO 2021
La 107a Giornata del Migrante e del Rifugiato (GMMR) sarà celebrata domenica 26 settembre 2021. Il tema scelto dal Santo Padre è Verso un “noi” sempre più grande. La Sezione Migranti e Rifugiati di Caritas italiana propone anche quest’anno una campagna comunicativa partendo dal Messaggio di Papa Francesco che pone un’attenzione particolare alla cura della famiglia e della casa comune per attualizzare un “noi” sempre più ampio e accogliente. Scarica il Messaggio di Papa Francesco in formato pdf
A cadenza mensile, saranno proposti video inediti del Santo Padre, sussidi multimediali, materiale informativo e riflessioni di teologi ed esperti che aiuteranno a comprendere e analizzare il Messaggio. Di seguito il primo video di Papa Francesco con la testimonianza del vescovo di El Paso, Mark Seitz, al confine tra Messico e Stati Uniti.